mercoledì 11 gennaio 2017

New style for "old" recipes!


"Design is a plan for arranging elements in a way that best accomplishes a particular purpose" (Charles Eames)







domenica 22 novembre 2015

Family Sunday Lunch: Il coniglio alla Cacciatora!

Per un Coniglio alla Cacciatora che si rispetti, bisogna necessariamente seguire la ricetta di Nonna Giovanna. E comprare del buon coniglio, magari dal vostro macellaio di fiducia piuttosto che al supermercato. Va da sè, io lo mangio solo quando lo fa lei, in Sicilia. Sarà che dopo aver visto il macellaio sotto casa affettare il pollo delle confezioni "Aia" che potevo benissimo comprare al Conad, i miei sogni di gloria e cucina casereccia sono un pò svaniti... Detto ciò, cominciamo a parlare di "cose serie".

Cosa ci serve:

Ingredienti:


Un coniglio ben pulito

1 limone

2 coste di sedano


3 cipolle bianche

3 carote a cubetti

100 gr di olive in salamoia

1/2 bicchiere di vino bianco

Sale e pepe quanto basta



Come deve essere:



Proviamoci insieme:
Nonna si accerta sempre che il coniglio oltre a essere ben pulito, sia lavato ed asciugato. Basta metterlo in ammollo con acqua e limone per una mezz'oretta. Fatto ciò, lo facciamo rosolare con un filo d'olio e quindi sfumiamo con del vino bianco. Il vino da casa va benissimo, un 1/2 bicchiere nel coniglio e un 1/2 bicchiere ce lo gustiamo mentre cuciniamo! Quindi aggiungo pian piano tutti gli altri ingredienti: facciamo appassire le cipolle e il sedano, poi le carote e quindi le olive. Saliamo e pepiamo a nostro gusto e continuiamo a cuocere fin quando non abbiamo un coniglio ben cotto. Dopo di che, lasciamo riposare giusto quei dieci minuti che servono ai nostri commensali per mettersi comodi a tavola e serviamo.

Le Olive in salamoia fanno la differenza. Se riuscite a trovarle fatte in casa, come quelle che faceva la nonna dei miei cugini! Eh si, proprio un'altra storia!


Rabbit cooked alla cacciatora.

Ingredients:
Rabbit cut into serving size pieces
1 lemon
2 ribs of celery
3 white onions
3 diced carrots
100 gr of white olives in brine
1/2 glass of white wine
Salt and pepper to taste

Let's cook together!

Soak the rabbit in water and lemon for half an hour. Arrange the rabbit pieces in a pan with oil and white wine, and leave to evaporate. Then add onions; celery; carrots; and olives. Salt and pepper to taste, and leave to cook until the rabbit is well-cooked. Let rest for 5/10 minutes and serve hot.



This could be fine for 4 pax! However, for me is never enough!!
Lapin sauté chasseur.

Ingrédients:
Un lapin désossé
1 citron
2 céleris à cotes
3 oignons blancs
3 carottes cassées en morceaux
100 gr d'olives conservées en saumure
1/2 verre de vin blanc
Sel et poivre à discrétion

On cuisine ensemble!

Faites tremper 30 minutes les morceaux de lapin dans une casserole avec de l'eau et le citron. Faites chauffer le lapin dans une poêle avec de l'oil et baignez avec du vin blanc et faire évaporer. Ajoutez les oignons, les carottes, les olives, du sel et du poivre à discretion. Puis continuez à faire cuire jusqu'avoir du lapin bien cuit. Laissez reposer 5/10 minutes et servez chaud.

Les quantités indiquées sont suffisantes pour 4 personnes environ. Fin, moi, je ne peux pas en avoir assez!


domenica 27 settembre 2015

Family Sunday Lunch, ovvero Le Domeniche a casa di Nonna Giovanna

Domenica mattina e il mondo dovrebbe essere ai miei piedi. Invece l’unica cosa che vedo guardando giù sono le ciabatte che sporgono da sotto il divano. D. starà tutto il giorno fuori, ho tanto tempo da dedicarmi per shampoo, maschere facciali di dubbia efficacia, ricette impossibili da preparare. Magari una passeggiata. So già che realizzerò al massimo il 5% di queste cose, e se lo farò, credo che sarà dal mio divano.

A casa di nonna, invece, la domenica comincia alle sei del mattino. Caffè a letto, con un goccio di latte, e lei già operativa e super affaccendata. Di restare a poltrire sul letto, le domeniche a casa di nonna non se ne parlava proprio.

Si fanno maccheroni freschi con il sugo e le polpette. Il mio compito, da piccola come adesso, è prendere i maccheroni che lei fa su una grande tavola di legno - che poi lancia, letteralmente, sul tavolo – e separarli l’uno dall’altra. Tutti in fila, come soldatini pronti per il riposino sotto una grande tovaglia pesante. Oppure si fa il Falsomagro, con l’uovo e la cipolla. Lo lega con il filo, le mani rosse di salsa di pomodoro, e lo taglia con il suo bellissimo coltello elettrico, regalo per eccellenza di tutti gli anni 90. Più raramente la pasta al forno con dentro l’impossibile. Prosciutto, uovo, carne, salame. Il giorno dopo, ancora più buona.

E su richiesta, una delle mie ricette preferite: Il coniglio alla cacciatora






Sunday morning I get the feeling I can do anything and everything. About 12hours to spend on myself and nobody else, my beauty regimen is quite simple: facemask, hair mask, body mask. I already know that none of them will properly work but I do not care. I mean, mine is a very cerebral, intellectual notion of beauty. However, I also actually know I am going to spend the most of the day on my beautiful, comfortable, and very chic black sofa.

When I used to live with my grandparents, however, things were a lot different. I had just the time to wake up with caffèlatte lovely prepared by my grandma and then, ready to start. She wakes up at 6 am and once she starts, she does not stop. We have different Sunday menu’s choices.

First of all, homemade Maccheroni pasta that I have – before as now – to separate one from another before putting them under the blanket. I remember, it has always been incredibly challenging and serious for me!

We also can opt for the Falsomagro – literally false skinny – that is a pocket stuffed veal with eggs, tomato, and onions. She used to cut it with an electric carving knife, a very special gift to be received in the 90s.

Sometimes, she does the baked pasta with so many food items that you can never imagine ham, salami, eggs, meat, etc.

Finally, on request, my favorite one:

Rabbit cooked alla cacciatora


Le dimanche Dieu s’est reposé. Moi aussi, donc j’ai toute la journée pour faire n’importe quoi – sauf ce qui concerne l’Hôtel, ça n’est pas permis aujourd’hui ! Fin, je pourrais faire une pleine cure de beauté pour les ongles, le visage, les jambes, et encore, les cheveux. Je pourrais aussi sortir et me promener pour la ville en profitant du soleil qui annonce la veille de l’automne.

Par contre, je peux aussi rester assis sur mon canapé, tout noir et vraiment chic. Ouais, pas mal cette dernière option !Cependant, quand je pense mes Dimanche matins chez ma grand-mère je ne vois pas comment j’arrivais à faire faire tous ces choses-là.

Après le café du bonjour que nonna m’apportais jusqu’au lit, la journée commençais ! Elle se réveille toujours très tôt et à 8 heures au matin tout est déjà prête pour le déjeuner de la famille.

D’habitude, on prépare le Maccheroni faits maison. Ça veut dire que je dois les séparer les uns des autres – à l’époque tout comme aujourd’hui.


On a aussi le Falsomagro, c’est-à-dire fourrés d’une garniture du jambon, des œufs, du salami, des ognons. Très bon !

Il se présente très mince et long, avec une viande très maigre mais enfin il est délicieusement inattendu.

Toutefois, sur demande, on peut aussi gouter le plat que je préfère le plus :


Lapin sauté chasseur.

mercoledì 23 settembre 2015

Hidden Kitchen founds Sicily. Ovvero, La Sicile découverte par Anthony Bourdain

Una delle cose belle della buona tavola è sicuramente il condividere l’esperienza con qualcun altro. E quando guardo Cucine Segrete di Anthony Bourdain, mi sembra davvero di poter girare il mondo – come lui fa – bevendo vodka, esplorando luoghi, persone, e cucine, in quel modo così raffinato e allo stesso tempo semplice che caratterizza il suo modo di raccontare. Ecco perchè quando mia sorella mi ha detto che aveva girato una puntata nella mia amata Sicilia ero così felice! Non possiamo perdercela, ci siamo detti io e D. – fede giallorossa, ma il cuore l’ha lasciato giù anche lui!

Putroppo l’entusiasmo è durato poco. Io non so se avete mai avuto modo di vedere quella tristissima puntata e se, come me, non riuscite più a togliervi dalla testa l’immagine di tale Turi che batte eroicamente i polpi congelati sulle rocce della spiaggetta di Mazzarò (mi è sembrata quella ma non posso mettere la mano sul fuoco). Quel che è certo è che io ho provato una profondissima vergogna. Mista a tristezza. E vergogna ancora

Considerando che io forse non distinguo ancora una mazzancolla da un gambero e che l’unica volta che ho visto D. mangiare i funghi è stato proprio appunto nel ristorante dell'ammazza polpi già morti – non è che sia nella posizione di giudicare. Eppure, da ragazza siciliana che guarda alla sua terra e vede quanto di bello e buono ci sia da offrire, senza troppa teatralità, nè pubblicità, beh... penso che ci siano alcuni posti che davvero meriterebbero una capatina di Bourdain. Mannaggia a te, Anthony, ma cu ti ci puttau ni Turi? Di gran lunga preferisco piccole osterie che piano piano sono cresciute, hanno conquistato la pancia e il cuore dei clienti, e continuano ogni volta a regalare genuinità, prezzi onesti, e il piacere della buona tavola. Come quella sera che con B., ci siamo regalate dopo tanti anni e oceani a separarci di mezzo, una meravigliosa cena per celebrare i nostri, ahimè, ormai raggiunti 30 anni, a A’ Putia


C'est ça, quelque chose de beau.
Manger, pour moi, c’est le partage d’expériences culinaires avec le reste du monde. Le monde, souvent, est D. Nous aimons regarder des émissions qui parlent de la bonne cuisine à l’heure du diner et celui que j’aime le plus, c’est surement Sans Réservation de Anthony Bourdain. Sa manière de décrire ce qu’il voit m’amène tout droit au cœur des lieux qu’il visite, des plats qu’il mange, des secrètes qu’il découvre. C’est pourquoi, vous le comprendrez, j’étais si contente et curieuse de voir l’émission consacrée à la Sicile. Mon ile. Notre ile.

Malheureusement, l’enthousiasme, ça n’a duré que quelques secondes. Disons simplement que pendant la plupart de l’émission, la vanité de quelqu’un a été une faible substitute de l’expertise. En regardant M. Turi Siligato – Chef et propriétaire du Resto Nero D’Avola – j’ai ressenti un truc que je n’avais pas ressenti depuis longtemps, l’amertume. L’amertume en mondovision.

J’ai été avec D. au de Turi il y a quelques années et j’ai passé une soirée super. La nourriture était de très bonne qualité et D., mon dieu, il a mangé des champignons pour la première fois ! D’habitude, Il les déteste… Des plus, je n’arrive pas à voir la différence entre une Mazzancolla e une crevette. Cependant, je pense que la découverte de la mer de la Sicile dirigée par ce chef-là ne représente pas la Sicile. Elle a encore beaucoup de secrètes à découvrir par M. Anthony Bourdain. Donc, il faut qu’il retourne !

J’aime bien les petits restaurants au bord de la mer, essentiellement familiaux, qui touchent le ventre et le cœur. Par exemple, pour célébrer la « vieillesse » - trent’ans, mon dieu !, mais aussi une amitié qui résiste à l’épreuve du temps et de la distance, on a diné chez A’ Putia.


I have found a Hidden gem
I love food, and I like to share my feelings with someone else. Usually, someone else is
D. What do we love about cooking shows, it is the feeling you can travel around the world, tasting anything and everything, meeting people, uncovering secrets and truths. That’s what Hidden Kitchen by Anthony Bourdain shows us every evening at 8.10pm. So just think how happy I could be when I have found out that he went to Sicily. My Island. However, my sister warned me in advance…

Indeed, my happiness run out as fast as a glass of white wine after a summer dinner. I mean, beautiful sea and beautiful sun as usual, but there was something weird in the background: I can see him, that man who is pretending to beat a dead octopus, after he fished it in that water. Actually, it was a dead and frozen octopus. Can you imagine how embarrassed I would have been to see this?

I mean, I do admit that my culinary knowledge is so basic I can’t even make a distinction between a Mazzancolla and a shrimp. I have also had a dinner - twice, some years ago -at Mr. Turi's Restaurant and it was great. Just think D. ate mushrooms for his first (and last) time in his life, and he really loved them! However, I think that my point of view as a Sicilian girl can be – must be – different: that Island, well, she doesn’t need any showy representation because “There is nothing more dangerous, more lethal for the loved person than to be loved, as it were, for not what he or she is, but for fitting the ideal.” [s.z.]

I much prefer little restaurants by the sea - possibly managed by a family – that really strike at the heart, and your taste buds, without being too fancy! For our Thirty Birthday celebration., Betta and I, we decided to spend the night a La Putia. I SWEAR, It was the best night of the whole summer’s vacation!!


venerdì 15 maggio 2015

Di cibo, birra e altre belle cose - Les blondes, elles sont toujours les préférées

Toute régime est banni lorsque D. est inspiré par n’importe quelle expérimentation culinaire. Au supermarché, c’est la panique. Je n’arrive pas à le suivre, je le perds de vue parmi tous les linéaires de vente. Et voilà, il retourne avec un caddie rempli, débordant de nourriture, pendant que je regarde la même boite de biscuits en décidant lesquels se trempent mieux dans le cappuccino. Bah, la cuisine est frénésie, il dit. Ce n’est pas possible de s’arrêter.

Coupe les courgettes en petits carrés, fouette les pois, mélange la farine avec du beurre et le Parmigiano, attention au feu, enfourne le crumble, saute les poivrons. Moi ? Vraiment ? Je n’arrive pas à cuisiner des œufs, donc, tout mon aide est spirituel. Fin, j’aimerais bien connaitre l’art de la cuisine en tant que lui mais enfin, mes qualités sont évidemment différentes : alors que j’observe le poulet enveloppé dans des tranches de Lardo di Colonnata (no, ce n’est pas du standard bacon) qui devient bien doré, je comprends tout de suite c’est que mon homme souhaite lorsqu’il cuisine. Une blonde.

On le sait, les blondes, elles sont toujours les préférées.
D. era ispirato ieri. E quando sei ispirato non c’è dieta o promessa di presunta dieta che tenga. Di gran corsa al supermercato e già non riuscivo a stargli dietro. Seguimi, mi diceva. Ma come faccio se non ho neanche capito cosa vuoi preparare? I ritmi sono serrati, la tensione è nell’aria. Quando si cucina – o ci si prepara – non si perde tempo.

Che poi, io, non ho per niente fretta e ci sarebbe tutto il tempo di ammirare un po’ il giallo dei peperoni prima di buttarli nel carrello.

E invece no. Taglia le zucchine, frulla i piselli, mescola farina burro parmigiano e olio, la fiamma è alta, in forno il preparato per il crumble, spadella i peperoni. Spadello? Io no, di certo.

Mi limito ad osservare ammirata la suprema di pollo che si avvolge nel lardo di colonnata prima di finire in padella, e per far sentire a D. che spiritualmente gli sono vicina - e che vorrei fare sapere fare molto di più che tagliare i peperoni con la lentezza di un bradipo appena sveglio – gli stappo una birra fredda e bionda.

Si sa, le bionde sono sempre le sue preferite.



(I do apologize for my english. I just wish to write something different from "rooming, no-shows, dear mr/mrs") Sometimes I can see D. totally wrapped up in some amazing, crazy idea. When it happens, it generally regards good food and good wine. He starts from the market and he never stops until the end. At the supermarket, that’s means two things: first of all, I will never have time enough to choose my favourite snack for the breakfast of the day after. Second, he will be back to me with a shopping basket plenty of… do you think? No, not at all. Usually, his best creations come from three courgettes, some eggplants, and excellent pasta. Nothing else. You know, sometimes a little make quite a difference.Dicing the courgettes; blending the peas; mixing flour, butter, and Parmigiano cheese; please take care with the high heat; baking the crumble, flash-frying the peppers. And what about me? You know, I am high observant. Are you laughing maybe? ‘cause I am definitely serious. Have you ever observed the chicken supreme slowly baking with the Lardo di Colonnata bacon? It is pretty exciting and inspiring. At this moment, I fully understand what my man really wants for cooking better. What? A beer. A blonde one.You know, a blonde is a man best friend.

venerdì 1 maggio 2015

Autour de Rome: Io te e cinque dollari - Le meilleur resto, c'est chez moi!


A me piace tanto camminare. E guardare in alto i tetti delle case. E i soffitti, sbirciando un pò dentro le finistre: travi a vista, lampadari pesanti o faretti, quadri tristissimi e incredibili quanto infinite librerie a parete. Librerie così belle che solo chi ha visto La Bella e La Bestia può capire.

Non so se da fuori si intuisca o meno ma, io e D. siamo tanto abitudinari. Abbiamo i nostri posti, i nostri ristoranti, i nostri piatti, la nostra gente. Ovviamento ci piace anche provare cose nuove. E così ogni tanto ci troviamo di fronte a incredibile scoperte, ogni tanto di fronte a incredibili “sole”. Sicuramente c’è una parola italiana più elegante, ma ‘na sola è ‘na sola e quindi viva il dialetto!

Comunque, cammina di qua, guarda di la, naturale che ti perdi. Ed è stato perdendomi – perdendoci – che sono finita al DanEl Tavarnae. Una bellissima atmosfera, un pò confusa – dai fiori shabby all’esterno all’aglio attaccato sui quadri – ma comunque bellissima. Calda ed elegante. Il cibo – in fondo al ristorante si va soprattutto per quello no? – beh, il cibo non ha lasciato un ricordo indelebile. Il vino bianco per i miei gusti doveva essere appena più fresco e il primo appena più caldo. Era tutto più o meno appena, ecco.

Tanti soldi per un “appena”. Ma vabbè, mi serva da lezione. In fondo in uno dei miei film preferiti Lui diceva a Lei “ io, te e cinque dollari”. E aveva ragione.

La recensione - molto meno diplomatica ma più dettagliata - e la sempre umile (sarcasmo sarcasmo sarcasmo) risposta del ristoratore la trovate qui Tanto fumo..
Per il vino ci vuole concentrazione - Le choix du vin, c'est serieux
L'ingresso di DanEl Tavernae - L'entrée
Et bien, moi, j’adore beaucoup marcher dans les petites rues colorées de la ville. Il est amusant d’observer les fenêtres et tout ce qu’elles peuvent me montrer. C’est comme regarder un tableau : il y a des poutres apparentes (je les adore !), les chandeliers en cristal suspendus au plafond, des peintures antiques et un peu tristes. Heureusement, j’arrive aussi à découvrir des bibliothèques aux parois qui me coupent le souffle – est-ce que vous vous souvenez de La Belle et la Bête ?

En tournant toujours mon regard pointé vers le haut je me suis perdue. On cherchait un petit resto où diner et on s’est retrouvé devant DanEl Tavernae. L’ambiance était vraiment élégante et un peu vintage même si à mon avis le style était confus. Par exemple, des fleurs violettes avec des bougies l’entrée – shabby chic on dirait - qui ont attirés notre attention mais aussi de l’ail aux parois, très folklorique.

Cependant, en dépit de tous les efforts, les plats étaient dans la moyenne. Peut-être, étaient-ils aussi légèrement en dessous.

Je ne dis pas qu’ils étaient mauvais, toutefois en considérant ce que ça a couté… fin, ça ne valait pas le prix.

Bah, alors c’est vrai qu’à la fin, le meilleur restaurant… c’est toujours chez moi !

Fin, si vous voulez connaitre ce qui on a gouté, nos critiques et la réponse du proprietaire (mon dieu, personne accepte des critiques), lisez "Tanto fumo" (en italien, bien sur!)

lunedì 27 aprile 2015

Il dolce cuore di Sara! C'est doux pour le coeur!

Vi è mai capitato di conoscere una persona dalle mani d’oro? Dai, sapete cosa intendo. Quelle che sanno fare di tutto un pò. E quel tutto, e quel pò, lo fanno con una fantasia e una facilità tale che pensate... quasi quasi ci provo pure io! Ecco, Sara è proprio così. Fa qualcosa, la fa bene, la fa bella. E soprattutto la fa buona. Quindi – fiori e bambole di stoffa a parte, che son la sua specialità – ecco a voi, il dolce cuore di Sara. Al cioccolato, ça va sans dire...
Avez-vous connu la fantaisie, la créativité, le talent, mes chers? Vous voyez bien ce que je veux dire : des fois, vous connaissez quelqu'un et et – soudain- vous comprenez la façon qu'elle a de tout faire parfaitement. Tout ce qu'elle fait, c'est bien fait, c'est joli. Et surtout, c'est une gourmandise. Voilà, c'est Sara! Par conséquent – en dehors des fleurs et poupées en tissu, ses spécialités – voilà, je vous présente le cœur doux de Sara. Au chocolat, ça va sans dire…





Ingredienti
100 gr cioccolato fondente amaro
90 gr burro
2 tuorli
2 uova intere
130 gr zucchero a velo
75 gr farina

Cuciniamo insieme!
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria insieme al burro e lasciatelo intiepidire. A parte, sbattete le uova con i tuorli e lo zucchero a velo, quindi aggiungete il cioccolato e la farina setacciata. Distribuite il composto in piccoli stampi ben imburrati e metteteli in frigo per un'ora prima della cottura. Quindi in forno, 230° per 12 minuti. Sfornate, togliete dallo stampo, e deliziatevi!
Ingrédients
100 gr de chocolat noir
90 gr beurre
2 jaunes d'oeufs
2 oeufs
130 gr sucre glace
75 gr farine blanche fluide

On cuisine ensemble!
Faites foudre le chocolat au bain-marie. Battez les oeufs avec les jaunes d'oeufs et le sucre glace. Puis, mélangez le tout avec le chocolat et la farine. Répartissez le melange dans de petites moules flexibles et mettez le tout dans le frigo pendant 1 heure. Enfournez à 230° pendant 12 minutes environ. Servez les friandises et ... quelle délice!

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